sabato 28 aprile 2012

Nei tempi e nei luoghi, ieri ed oggi.


Trattiamo ora dello sviluppo delle tecnologie che hanno prestato servizio al mondo delle telecomunicazioni.
Già si è detto che anticamente le uniche forme di comunicazione a distanza erano elementari (segnali di fumo,lmuninosi ecc).

La telegrafia aerea
Iniziamo con la telegrafia di Chappe e Depillon, primo mezzo di comunicazione che sostituì i cavalli ed i messi.Come è noto, la telegrafia aerea ebbe a diffondersi dapprima in francia nell' 800; la prima linea in ogni caso, fu aperta nel 1794 tra Parigi e Lilla.Eccone una immagine della classica torre telegrafica, ed una relativa cartina che ne indica la diffusione in Francia


e di una delle tavole rappresentanti uno dei numerosi codici.

(informazioni ottenute in seguito alla lettura del libro La telegrafia aerea )
Si ricordi, a tal proposito, che lo scopo del telegrafo Chappe non era quello di trasmettere singole lettere o numeri; si trasmettevano infatti messaggi. Coloro che lavoravano alle torri, poi, erano sottopagati; dovevano inoltre acquistare con il proprio denaro un cannocchiale, e lavoravano ovviamente per più di 12 ore al giorno. Gli operatori spesso erano analfabeti; si limitavano infatti a ricopiare i simboli visualizzati con il cannocchiale, senza nemmeno interpretarli: i messaggi arrivavano quindi fino al capolinea della linea di trasmissione. Le linee più complesse, già presenti in epoca napoleonica, permettevano di trasmettere in un ora dal punto più a nord della francia fino al  italia. Erano stati sviluppati ormai i protocolli sulla precedenza delle informazioni da ricopiare in caso di accavallamento sulla stessa linea, o peggio, in corrispondenza di uno snodo importante. Già a fine ottocento una fitta rete telegrafica attraversava tutta la penisola fino al sud Italia. (carente era solo la Basilicata con la sola linea costiera). Era infatti una strategia di guerra il collegamento dell' alta italia con il porto di Taranto, nel quale la linea telegrafica perveniva da Ostuni. (es: la distanza Ostuni-Taranto era una delle massime esistenti tra due torri del telegrafo ottico ).

La trasmissione via cavo

La telegrafia elettrica  
l' invenzione del telegrafo elettrico, è stata dapprima sperimentata da Alessandro Volta, ma solo William fothergill Cooke e  Charles Wheatstone pervennero alla realizzazione di un apparecchio poi  commercializzato.
Nella  letteratura scientifica tantissime sono le notizie relative al telegrafo elettirco. Possiamo qui visualizzare alcuni tipi di tasti telegrafici

il tasto verticale                                              
        

Il sideswiper, realizzato per recuperare gli ottimi telegrafisti ammalatisi di epicondilite a seguito di un uso prolungato del tasto verticale

      


e quelli automatici a controllo meccanico...


...oltrechè elettronico



questi ultimi due tipi diffusisi ovviamente in epoca moderna nell' ambito amatoriale (a tal proposito, nelle gare nazionali, i russi la fanno da padrona).
Tutti questi, mezzi per battere i punti e le linee componenti il codice morse.
(Informazioni tratte dalla lettura del libro Manuale pratico di telegrafia)
a complemento della trattazione sulla telegrafia elettrica, è da ricordare il cavo sottomarino.

Oggi.
E' importante ricordare che la comunicazione via cavo ancora oggi sopravvive ad opera della fibra ottica;




oltrechè con la comunicazione telefonica urbana, e la TV via cavo, efficiente ed esistente solo in America.





Passiamo ora a trattare della trasmissione dei segnali via etere (senza fili).

Il TSF
Nominato TSF è il telegrafo senza fili. Il suo inventore è, come ormai accettato dopo varie ed esageratamente inutili diatribe, Guglielmo Marconi, della figura del quale l' autore del blog è un grande conoscitore. Personaggio dalle doti creative e dall' intuito geniali, oltremodo dotato di un grande senso degli affari, Marconi non solo è stato l' unico ad aver messo a punto un efficiente sistema di comunicazione del pensiero a distanza, ma è stato anche l' inventore dell' elettronica (come afferma Lodovico Gualandi, ex Rai Senior, in uno dei suoi libri). L' elettronica è infatti la tecnologia che permette di ricevere, elaborare e trasmettere informazioni. Ha avuto origine a seguito del' invenzione della valvola termoionica, che non è stata invero una invenzione di Marconi, ma la radio, nel vero senso del termine, (che è stato l' unico apparecchio elettronico esistente fino agli anni '30), non avrebbe potuto esistere senza il suo operato.
dapprima il telegrafo senza fili, poi la radio negli anni '20 sono stati i protagonisti del cambiamento sociale avvenuto agli inizi del '900. Evitando di parlare della radio (per la quale un enorme mole di informazioni sarebbero da fornire, informazioni che esulano dallo scopo del blog), limitiamoci a collocarla nel tempo.
La radio era già presente durante la prima guerra mondiale;
eccone alcune stazioni da campo





A tal proposito ricordiamo che, durante la prima guerra mondiale, il telegrafo elettrico era il mezzo di comunicazione al centro delle intercettazioni nemiche. Molti erano mandati in missione alla ricerca delle tavole recanti la simbologia adottata per la codifica dei messaggi morse. A tal proposito è curioso ricordare che un telegrafista italiano era riconoscibilissimo nel modo di battere i punti; tali uomini, infatti, ricevevano spesso una preparazione scarsa, non adatta alle situazioni di emergenza del "campo di battaglia" .
(Informazioni tratte dalla lettura del libro Manuale pratico di telegrafia)

le stazioni radio trasmittenti crebbero a dismisura fino agli anni '50 ed oltre; molte informazioni sulla storia della radio sono presenti in questo link.
Ciononostante, la comunicazione anche privata ad opera del cellulare, o semplicemete, della linea telefonica trasmessa da satellite, è avvenuta successivamente alla messa in orbita degli stessi.



























Nessun commento:

Posta un commento